Cos'è lo Shiatsu

 

 Shiatsu è un termine Giapponese, composto dalle parole SHI (dito) e ATSU (pressione).

È una tecnica naturale di origine orientale, dietro alla quale vi sono tradizioni di filosofia ed arte di guarigione antichissime. È un metodo per preservare e riacquistare la salute riequilibrando i sistemi di comunicazione energetica del corpo. Nella medicina orientale tutte le malattie, sintomi e condizioni sono considerate in relazione ad uno sbilanciamento dell'equilibrio energetico della persona. Questo vale per tutti gli aspetti, quelli legati al corpo fisico, alle emozioni, alla mente ed alla spiritualità. Lo Shiatsu influenza il movimento dell'energia definita dagli orientali come KI, che circola attraverso canali detti meridiani. Applico diversi tipi di pressione lungo questi meridiani e su diverse aree per preservare e riequilibrare il flusso di energia attraverso organi, ghiandole, muscoli, articolazioni, sangue ed in tutto il corpo. Utilizzo anche tecniche di stiramento ed aggiustamenti strutturali per ottenere l'armonizzazione dell'intero sistema energetico. Utilizzo uno strumento semplice e fondamentale: le mani. L'uso delle mani è un'abilità che rende l'uomo un "animale unico". Tramite la destrezza del pollice, che segna una svolta nell'evoluzione biologica umana, l'uomo riesce a mettere in pratica l'equivalente fisico della sua immaginazione e dei suoi pensieri.





Sinergia tra Shiatsu e Reiki

Quando ho iniziato l'attività come operatrice Shiatsu seguivo alla lettera tutti i punti lungo le linee dei meridiani come da manuali che il mio Maestro mi aveva fornito. Poi dopo vari trattamenti mi resi conto che le mani iniziavano da sole e non dovevo più "pensare di fare Shiatsu" perché ormai avevo acquisito le informazioni necessarie per poter procedere con i trattamenti. E' un po' come quando si frequenta un'auto-scuola per imparare a guidare, all'inizio si è impacciati e si fa fatica a parcheggiare o a passare in uno spazio appena sufficiente per il proprio automezzo. Poi con la pratica si acquisisce padronanza del mezzo e sincronia tra la frizione, le marce e il volante. Il movimento diventa più fluido. Quando poi ho appreso anche il 1° e 2° livello Reiki ho notato che nel fare i trattamenti Shiatsu oltre che avere dimestichezza e fluidità nel movimento avevo acquisito anche una sensibilità diversa, cioè le mani andavano spontaneamente là dove c'era il blocco energetico e non avevo più bisogno di fare un trattamento iniziale completo per verificare il punto o i punti da sciogliere ma le mani sembrava avessero un sensore interno che intercettava il "problema" o "blocco" e andavano proprio lì per scioglierlo. Successivamente dopo la nascita di Davide mio figlio ho conseguito anche il 3° e 4° livello Reiki e ho notato che la mia sensibilità è aumentata a tal punto da avvertire anche altre "Energie" presenti nella stanza dove faccio i trattamenti. Beh sicuramente la sinergia che si innesca in un trattamento Shiatsu con il Reiki ha una valenza molto superiore rispetto ad un trattamento effettuato da un operatore Shiatsu che però non ha Reiki. Innanzitutto le persone che ricevono il trattamento Shiatsu + Reiki alla fine del trattamento devono essere svegliate perché per quasi tutta la durata del trattamento dormono o sono assopite. Ed inoltre sono sufficienti meno trattamenti per raggiungere uno stadio di riequilibrio fisico-mentale-emozionale. Il trattamento Shiatsu lo inizio solitamente partendo dalla parte sinistra della persona da trattare che è stesa supina prendendole il braccio e cominciando a risalire i meridiani fino alla spalla, poi procedo con il braccio destro, la testa, il collo le gambe, successivamente faccio girare a pancia in giù e sempre dalle gambe procedo risalendo i meridiani fino all'attaccatura delle natiche, poi i glutei ed infine la schiena. Quando ho terminato con i punti Shiatsu (oltre alle trazioni/manipolazioni e massaggio di tutti gli arti e della schiena) termino il trattamento con Reiki, anche se comunque Reiki è presente per tutta la durata del trattamento, poiché utilizzo quasi sempre e solo il dito pollice, nocche o la mano aperta per fare il trattamento. E' anche vero che una volta attivati al Reiki, trasmettiamo energia anche dagli occhi, soffiando con la bocca oltre che con le mani. L'attivazione al Reiki apre la porta ad una consapevolezza più ampia del nostro "Essere", ci accorgiamo di non essere limitati ad un corpo fisico ma di avere molto di più a disposizione! Sono molto contenta di quello che ho appreso fin'ora e mi sono accorta che ho ancora tantissimo da imparare! Dentro di me si sono aperte nuove porte di consapevolezza che qualche anno fa non avrei mai pensato di avere e spero di poter condividere tutto quello che apprendo anche con altre persone. Un'altra cosa che ho notato da quando ho appreso il 1° e 2° livello Reiki è che quando faccio i trattamenti Shiatsu non mi sento stanca ma potrei fare anche diversi trattamenti perché riesco a gestire meglio l'energia. Infatti all'inizio quando ero alle prime armi con lo Shiatsu mi capitava spesso di sentirmi "scarica" sia a livello energetico che fisico e questo non facilitava certo il compito visto che solitamente avevo anche cinque o sei appuntamenti al giorno (oltre il mio lavoro diurno di impiegata). Con il Reiki ho capito come "gestire" queste energie ed inoltre ho inserito anche la meditazione che sicuramente è una parte importantissima per chi ha a che fare con l'Energia. La meditazione quotidiana di almeno 20 minuti al mattino e 20 minuti la sera rigenera sia a livello fisico, mentale, emozionale e spirituale. Perciò è fondamentale per chi lavora con l'Energia, ma direi che dovrebbe essere praticata da tutti !!
 
 

trattamento Shiatsu Hara

Si tratta di una tecnica molto antica almeno quanto lo Shiatsu quindi di almeno 2000 anni e che e' stata sviluppata dal giapponese Naoichi Kuzome terapista Giapponese con alle spalle sessant'anni di esperienza.
La diagnosi ed il metodo terapeutico vengono condotti quasi esclusivamente attraverso l'Hara. E'' un metodo relativamente semplice da apprendere sia dagli studenti che dai pazienti, così che questi ultimi possano autotrattarsi tra una seduta e l'altra. La diagnosi dell'Hara si divide in tre momenti:
- vera e propria palpazione dell'addome che serve a "sentire" dove ci sono degli squilibri energetici;
- digitopressione dei punti dell'addome;
- massaggio finale.
Kuzome sostiene e ha anche sperimentato che con il trattamento dell'addome si riesce a sanare qualsiasi disarmonia localizzata in altre parti del corpo, proprio perchè l'Hara cioè il nostro addome è il centro di tutto il nostro corpo.

Questo trattamento dura 60 minuti.