Ho deciso di dedicare questo post al blog di Babyreiki perché è molto importante diffondere le potenzialità del Komyo Reiki che non tutti conoscono!
Ho cominciato con il Reiki mentre frequentavo la scuola di Shiatsu tramite il mio maestro, per capire cos’era tutta l’energia che sentivo e percepivo nelle mani, e poi mentre ero in gravidanza sia io che mio marito ci siamo auto-trattati
e quando è nato mio figlio Davide l’abbiamo sempre trattato con il Reiki e devo dire che ci è stato molto d’aiuto, soprattutto nelle situazioni pesanti, che tutti i genitori conoscono, quanto i bambini non dormono la notte e bisogna in qualche modo cercare di recuperare durante il giorno…. Con il Komyo Reiki riuscivamo a recuperare meglio le forze per intraprendere un’altra giornata con il nostro piccolo che ora ha quattro anni e mezzo !!
Inoltre Davide doveva essere operato alle adenoidi a gennaio del 2011 e per fortuna con il Komyo Reiki e l’utilizzo di rimedi omeopatici siamo riusciti a non farlo operare!! !!
Da quando ha iniziato l’asilo si è ammalato una sola volta in quattro mesi e direi che è un bel traguardo visto che normalmente i bimbi della sua età stanno più a casa che all’asilo nel periodo invernale!!
Questo non solo grazie al Komyo Reiki , ma anche perché cerchiamo di non somministrare antibiotici (come normalmente fanno alcuni genitori alla prima influenza), ma lasciamo che la malattia faccia il suo corso cercando di non allarmarci se la febbre sale molto (se la temperatura supera i 39° va bene somministrare la classica tachipirina….però non darla subito ai primi sintomi di febbre).
Inoltre dopo due mesi dalla nascita di Davide ho dovuto affrontare anche la perdita di mio padre e ho dovuto dividermi tra il lavoro, mio figlio e mia madre che si trovava ad un passo dalla depressione. Fortunatamente mia mamma mi ha ascoltato e si è auto- trattata con il Komyo Reiki tutti i giorni e le ha fatto superare questo momento così difficile!
Ancora oggi, sono ormai passati quasi cinque anni , sia io che mia madre ci auto-trattiamo con il Komyo Reiki, perché per mantenere una buona salute è bene mantenere questa buona abitudine, che oltretutto noi consideriamo più una pausa che ci concediamo durante la giornata per diminuire lo stress, quindi è anche piacevole metterla in pratica!!
Su Facebook ho creato anche un gruppo che ho chiamato Babyreiki (come l’Associazione di cui sono il Presidente e che si occupa di diffondere il Komyo Reiki) e il nostro intento è quello di aiutare le persone che ne hanno bisogno ad usufruire di quest’energia anche a distanza!!
Sì avete capito bene è possibile con l’attivazione al secondo livello Komyo Reiki poter inviare Reiki a distanza e se si è in tante persone a farlo aumenta la sua efficacia!! In questo progetto mi sono unita anche al gruppo Raggio di Sole di Nadia Politanò che è anche una mia cara amica.
Fino ad ora ho ricevuto tantissimi ringraziamenti di persone che hanno avuto miglioramenti o guarigioni da malattie o traumi che erano state diagnosticate gravi o impossibili da curare!!!
Ovviamente questo non può essere un caso ….
Vorrei precisare che chi opera con il Reiki è semplicemente un canale di energia, quindi noi come operatori non curiamo nessuno!!
Per questo ci sono tanti medici, ma questa Energia misteriosa, mistica, sacra può essere un valido supporto alla medicina, perché sa esattamente dove andare, come risanare, laddove ce ne fosse bisogno, non solo dal punto di vista fisico, materiale, ma anche mentale, emozionale e spirituale.
Anche nel caso in cui una persona stà lasciando questo mondo terreno per fare il cosiddetto viaggio nell’aldilà, anche qui il Reiki può aiutare lo Spirito della persona ad elevarsi e a trovare la Luce!!
Non è sicuramente una cosa da poco!!
Spero e mi auguro che il Reiki venga diffuso anche nell’ambito ospedaliero (ci sono in Italia dei gruppi volontari di operatori Reiki, ma solo in pochi ospedali) ed è per questo motivo che è nata l’esigenza di creare questo post, per unire le testimonianze anche di altri operatori Reiki che vorranno commentare con la loro personale esperienza.
Qui di seguito alcune testimonianze di amici:
mi chiamo Nicolò Proietto, sono un operatore Reiki dal 1996, nel 2009 ho preso il master del metodo Occidentale, poco dopo vengo a conoscenza del metodo Komyo, ne rimango talmente affascinato che decido di intraprendere anche questo nuovo percorso, diventando insegnante della Komyo Reiki Kai Italia.
Fra le molteplici esperienze vissute in oltre 15 anni, come operatore Reiki, alcune, le ho sperimentate con i trattamenti a distanza.
Nel 97 dopo aver preso il 2° livello, alcuni amici, iniziavano a chiedermi di inviare reiki a distanza. Confesso che all’inizio ero molto scettico, in merito, non riuscivo a capire come fosse possibile inviare energia a distanza e addirittura apportare beneficio al richiedente. Nonostante tutto, inizio a fare trattamenti su richiesta e per qualunque necessità, di solito per: mal di testa, insonnia, neonati che continuano a piangere o hanno male al pancino, ragazzi che devono affrontare esami di scuola, insomma, di e per ogni situazione.
Una mia carissima amica, un giorno mi chiese di fare un trattamento ad una persona a lei cara, le dissi che lo avrei fatto, ma mi dimenticai di farlo il giorno che lo aveva chiesto, lo feci il giorno seguente. Due giorni dopo, mi chiamò dicendomi che il trattamento aveva funzionato, mi disse: lo hai fatto ieri mattina verso le 10 non l’altro ieri quando te l’ho chiesto? Io rimasi allibito, chiedendomi come avesse fatto a saperlo, ma confermai.
Quello fu il primo di una lunga serie di episodi, che mi portarono alla piena consapevolezza della reale magia del Reiki, che mi ha indotto a proseguire il mio percorso, e mi ha portato a voler condividere con tutti il Reiki.
Matteo Oldani scrive:
“Puro come un bambino”
Quando Tiziana mi ha chiesto una testimonianza sul Reiki, ero indeciso su cosa scrivere. Sapevo che avrei voluto condividere qualcosa sulla filosofia, sui cinque precetti, che sono sempre stati la parte che mi ha maggiormente affascinato in questa disciplina, ma non avevo ancora ben chiaro su cosa focalizzarmi.
Ho quindi aspettato che l'ispirazione giungesse da sola.
Ed è capitato così, per “caso”, di passare il pomeriggio con i figli di una coppia di amici. Il maggiore ha 4 anni, il più piccolo 1. E sono stati questi due bambini che mi hanno ricordato il significato di “illuminazione”, e cosa vuol dire tornare ad essere puri come bambini. Giocando e vedendoli giocare tra di loro infatti, mi hanno mostrato come un bambino non reprima nessuna delle proprie emozioni e nessuna delle proprie sensazioni, ma al contrario, come egli le viva pienamente, tuttavia senza restarvici attaccato. Un bambino mangia quando ha fame, dorme quando ha sonno, ma soprattutto gioisce poi si arrabbia poi piange, e subito dopo torna a ridere di gusto. Come sono possibili questi cambi di stato così repentini? Semplicemente perché un bambino prova tutte queste emozioni, ma dentro di lui vi è serenità. Piange perché sente dolore ed appena questo passa, termina anche il pianto e ritorna immediatamente la quiete. Ride perché si diverte, e terminato questo, torna immediatamente la quiete.
Osservare dei bambini è l'esperienza migliore per ricordare quella che è anche la nostra natura e quale sia il significato di “illuminazione” e di pace interiore tanto enfatizzato nel Reiki. Vivendo completamente nel qui ed ora, il bambino non serba rancore e non nutre aspettative. Non si lamenta per eventi del passato e non prova ansie per ciò che appartiene ancora al futuro. Non ha nessun genere di attaccamento verso le proprie emozioni, ma vi passa attraverso senza negarle. Ed un bambino vive tutto questo come qualcosa di normale, senza ritenersi speciale. Non studia, non medita, non ha morale né etica, non si crede la reincarnazione di chissà quale maestro ma vive semplicemente la sua natura di Essere umano senza reprimerla. Questa è l'illuminazione presente in ogni bambino ed in ogni Essere umano.
Una delle più belle esperienze Reiki, l'ho avuta proprio con chi non sa nemmeno come si scriva “Reiki”, e questa semplicità e naturalezza è ciò che vorrei condividere.
Mi chiamo Nadia Politanò, mi sono avvicinata al Reiki occidentale
nel 2001 tramite un amica. Solo nel 2007 ho conosciuto la Komyo Reiki
Kai portata in Italia da Chiara Grandi.
Il Reiki orientale l'ho trovato più vicino alle mie esigenze, se
prima i risultati erano fantastici come un figlio in piena salute
e svariati altri esempi meno importanti anche se utili, come trovare un parcheggio anche
dove sembrava impossibile.... Ora i risultati sono sconvolgenti, ad
esempio poco tempo fa con l'aiuto dei miei amici nonchè compagni di
questo meraviglioso viaggio abbiamo mandato Reiki a distanza a mio
suocero ricoverato per un emorragia allo stomaco.
Tutto incomincia con mio marito che mi chiama a casa comunicandomi
che stava entrando in ospedale perchè il padre si era sentito male ed
era caduto diverse volte a terra, mi chiede di mandare Reiki a distanza,
io mi metto subito all'opera. Una volta giunti in ospedale e visitato
scoprono tramite la gastroscopia l'emmoragia allo stomaco e decidono
subito di intervenire chiudendo la parte che sanguinava. Poi dicono a
mio marito che hanno visto una massa che la cosa non promette nulla di
buono e che stavano già preparando per l'intervento nella speranza che
non fosse coinvolto il pancreas in tal caso non si poteva più fare
nulla. Ne vengo informata e decido subito di chiedere aiuto ai miei
compagni che si sono messi subito all'opera e mi hanno sostenuta in
questa cosa e di cui non ringrazierò mai abbastanza.
Quella sera mio suocero passa la notte e anche le 2 successive, nel frattempo si continua a mandare Reiki.
I medici decidono per un' altra
gastroscopia, una tac, fanno la biopsia, lo tirano un po su e lo
mandano a casa. Qualche giorno dopo veniamo contattati dal'ospedale che
ci informa che la massa non è tumorale e i marcatori sono negativi, ma i
medici sono increduli non si sanno spiegare la cosa, troppo convinti
che si trattava di tumore, decidono così di ricoverare mio suocero per
ulteriori esami più approfonditi perchè pensavano di non aver visto bene
di non aver controllato in maniera adeguata. Io continuo a chiedere ai
miei compagni di sostenere la situazione ancora una volta. Tre giorni
dopo esce dall'ospedale con i risultati ancora una volta negativi e la
massa dalla prima tac alla seconda molto ridotta e i medici non se ne
capacitano e non si spiegano come sia stato possibile senza farmaci.
In conclusione i medici non hanno capito come sia stato possibile, in quanto certi che qualcosa di brutto doveva esserci.
Loro non hanno capito ma io si grazie a tutti ma Grazie al REIKI.....
Un saluto speciale alla mia cara amica Tiziana. Grazie per questa meravigliosa possibilità.